Autore: 
Giovanni Patini

… l'India (ma probabilmente altri Paesi hanno regole simili), richiede che il passaporto del minore adottato venga annullato prima della sua naturale scadenza.

Infatti la legge indiana, che non consente la doppia cittadinanza, non si accontenta che il passaporto rilasciato per l'espatrio arrivi a scadenza, ma prescrive esplicitamente che venga annullato.

Ovviamente nessun cittadino italiano nato in India verrà mai perseguito dalle autorità indiane per non aver annullato il passaporto nei tempi richiesti, ma si troverebbe dei problemi imprevisti qualora decidesse di recarsi in India, perché gli verrebbe negato il visto di ingresso (magari a pochi giorni dalla partenza e con il biglietto aereo già acquistato). Se il passaporto scaduto è stato conservato, è comunque possibile farlo annullare, ma rispettando i tempi tecnici necessari ed incorrendo in una penale pecuniaria non indifferente: tutto sommato, meglio togliersi il problema per tempo.

Gli uffici preposti all'annullamento del passaporto sono il Consolato Indiano di Milano e l'Ambasciata di Roma, ognuno per i residenti nelle regioni di competenza. Qui di seguito è descritta la procedura aggiornata a luglio 2017 per il Consolato di Milano (conoscendo gli indiani non è detto che i due consolati abbiano le stesse procedure né che non vengano applicate modifiche)

Prima di tutto è necessario prendere l'appuntamento sul sito Web del Consolato di Milano http://www.cgimilan.in/appointment2.php?apttype=Submission per un giorno in cui c’è disponibilità (in ogni caso da lunedì a venerdì feste indiane escluse). Il giorno prefissato ci si presenta al Consolato in piazza Paolo Ferrari, 8 (a due passi dalla Scala) al mattino tra le 9.15 e le 12.15 (non è chiaro se è sufficiente che il minore sia accompagnato da un solo genitore o se è richiesta la presenza di entrambi i genitori).

Al portone di ingresso (dove c’è un indiano che non parla italiano, ma ad essere fortunati parla inglese) si presenta la stampa della ricevuta della prenotazione online (sul sito è scritto che non occorre stamparla, ma esibendola si risparmia del tempo) ed il passaporto indiano.

Si va poi in coda all'ufficio al quale si viene indirizzati (neanche qui parlano italiano) portando con sé:

- passaporto indiano;

- passaporto italiano (viene restituito subito, ma è indispensabile: la carta di identità non è sufficiente);

- modulo “FORM XXII” compilato in una sola copia (http://mha1.nic.in/pdfs/Citi_Rule-2009.pdf va copiata in un file word, compilata e stampata solo la parte del FORM XXII). Se il bambino sa scrivere, lo firma lui, altrimenti gli fanno mettere l'impronta digitale;

- una fototessera;

- fotocopia di tutte le pagine del passaporto indiano;

- fotocopia delle prime 3 pagine del passaporto italiano.

A questo punto si ricevono di nuovo indietro i vari documenti ed un numero per andare in coda ad un altro sportello, dove, quando è il proprio turno, si consegna il plico, si pagano 175 Euro in contanti e viene rilasciata una ricevuta. Dopo di che si rimane in sala di attesa e quando si viene chiamati (cioè viene chiamato il bimbo con il nome ed il cognome indicati nel passaporto indiano), si presenta la ricevuta e si ritira il passaporto annullato. L'attesa può avere una durata variabile dai 30 ai 90 minuti.

Se in futuro l'adottato vorrà andare in India, dovrà chiedere il visto non come straniero, ma come ex cittadino indiano nato in India (il modulo è un po' diverso), allegando la copia della pagina del passaporto indiano con il timbro di annullamento. Per questo motivo il passaporto annullato va conservato per tutta la vita.

Data di pubblicazione: 
Martedì, Settembre 12, 2017

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