"PARLIAMONE POST ADOLESCENZA” 2024-25: SERATE PER IL SOSTEGNO ED IL CONFRONTO TRA GENITORI DI FIGLI ADOTTIVI
Il progetto verrà articolato a partire da settembre 2024, terminando a maggio 2025.
Gli incontri si terranno dalle 20.45 alle 22.30 presso i locali di Vol.To, Via Giovanni Giolitti, 21, 10123 Torino TO
DATE GRUPPO POST ADOLESCENZA
20 SETTEMBRE
25 OTTOBRE
29 NOVEMBRE
24 GENNAIO
21 FEBBRAIO
21 MARZO
11 APRILE
16 MAGGIO
30 MAGGIO
Per partecipare agli incontri è necessario essere soci regolari per l’anno in corso.
Non dovranno essere necessariamente presenti madre e padre a tutte le date (ma è fortemente consigliato essendo ognuna delle due parti portavoce di punti di vista differenti).
Per garantire un percorso armonioso del gruppo è richiesta la frequenza continua (saranno consentite 2 sole assenze).
Si lavorerà sui vari temi legati alla genitorialità adottiva, anche portati dai singoli e gli operatori, psicologi e psicoterapeuti esperti in campo adottivo, fungeranno da facilitatori della discussione. Il loro ruolo sarà quello altresì di sollecitare l'espressione dei vissuti personali favorendo così una maggiore condivisione e una maggiore presa di consapevolezza da parte dei singoli e del gruppo.
Il progetto si pone l’obiettivo di fornire spunti di discussione e di elaborazione dell’esperienza adottiva focalizzando le varie fasi dello sviluppo, sostenendo il legame genitori-figli adottivi, promuovendo benessere e riducendo le occasioni di rischio.
La finalità primaria però vuole essere quella di accogliere ed elaborare le emozioni e i pensieri che i genitori sperimentano con il proprio figlio nel quotidiano, a livello individuale, di coppia, familiare e sociale.
Condividere uno spazio per pensare e per sentire che permetta, attraverso il confronto in piccolo gruppo, la valorizzazione della soggettività e dell’auto-consapevolezza dei singoli aiutandoli ad allenarsi al contatto con i propri sentimenti.
Questo spazio, inoltre, ponendosi al di fuori del percorso adottivo istituzionale, può garantire un clima di ascolto non giudicante e la legittimazione di ogni emozione, anche di quelle più conflittuali.