Home | Chi siamo | Dove siamo | Sportelli | Iniziative ed eventi | Percorsi di preparazione | Se ne parla in GSD | Links | Recensioni | Notiziario mensile | A domanda risposta | Ufficio stampa | Audio e video | Contatti |

Recensioni

La cicogna miope:Dalla famiglia che violenta alla famiglia che ripara

di Maria Teresa Pedrocco Biancardi, Lucia Sperase, Marco Sperase


Tipologia: Libro
Edito/prodotto da: Franco Angeli
Genere:
Argomento: Parlare di adozione

Una favola suggestiva, ricca di innumerevoli, significativi dettagli, fornisce il titolo a questo libro. “La cicogna miope” è infatti prima di tutto il lungo racconto scritto e disegnato su un quadernone da Lucia, una madre adottiva, che tenta di spiegare a sua figlia l’inspiegabile: perché restare per 12 anni nell’incubo della famiglia di origine? Perché non essere nata da altri genitori?

Una vicenda, quella di Chiara, che il mondo circostante non è stato in grado di vedere per ben 12 anni. Perché può capitare che gli adulti diventino complici silenziosi di gravi delitti quando non riescono ad ammettere, concepire, nonostante l’evidenza, che altri adulti stiano violando una bambina per tanto tempo, fino a devastarne l’anima, le capacità intellettive, l’affettività.

Ma “La cicogna miope” è anche la straordinaria storia di un percorso di risanamento reso possibile dalle geniali intuizioni dei genitori (prima affidatari e poi adottivi), costantemente sostenuti da psicologi, dalla famiglia allargata, dal gruppo di mutuo aiuto e da Marisa Biancardi, psicologa e psicoterapeuta che, pur non potendo incontrare la famiglia perché distante geograficamente, ha intessuto con la coppia un fitto e prezioso scambio di email, fondamentale per riuscire a comprendere e accogliere le sofferenze di Chiara.

            La storia raccontata nel diario di Lucia conduce il lettore attraverso abissi e vicende estreme: orrore, degrado, violenza ma anche irriducibile speranza che nasce dalle eccezionali potenzialità di ripresa attivate in particolari contesti di empatia, amore, fiducia e che permettono di avvicinare l’anima di una ragazzina al di là della spessa coltre di dolore.

Le parole che Lucia e Marco scrivono alla psicologa nelle ultime pagine del libro illuminano in modo definitivo e inequivocabile il loro atteggiamento verso la figlia: “Siamo felici, e con sicurezza confermiamo che abbiamo voluto Chiara, proprio per essere felici.”

Recensione a cura di  Mariagloria Lapegna
Mailing list
Iscrivetevi alla sede a voi più vicina. Riceverete anche le notizie nazionali più rilevanti.

email:

sede (opzionale):


Notiziario

Adozione e dintorni
maggio-giugno 2016



Collana GSD
Edizioni ETS


Consulta la collana
Edizioni ETS