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Il punto di vista dell'Unicef

Autore/i:
Anna Guerrieri

Data: 19-12-2007
Argomento: Minori

Traduzione libera di Children witout parental care in Situation Analysis of children in the Russian Federation, 2007

I cambiamenti economici e sociali avvenuti durante il periodo di transizione della Russia hanno messo a dura prova la capacità delle famiglie di prendersi cura dei propri figli. Nel Gennaio 2002 il governo russo ha iniziato a intensificare l’attenzione e a mettere in campo risorse per combattere quel che è chiamato “l’abbandono sociale dei bambini”. Alla fine del 2004, il numero di bambini privati delle cure genitoriali hanno raggiunto la cifra di 734.200.
La maggior parte sono “orfani sociali”, ossia sono bambini che hanno almeno un genitore in vita. Le agenzie governative hanno cercato di sviluppare strategie che rispondano alla crisi delle famiglie cercando fra l’altro di incentivare la sistemazione dei bambini nelle famiglie allargate o in famiglie accoglienti (affido e adozione nazionale). Di fatto il 74% dei bambini ha trovato così una sistemazione. Tuttavia, è necessario lavorare ancora e molto su queste modalità di risposta perché il problema è di vasta scala e tra il 1999 e il 2004 l’uso della sottrazione della patria potestà è aumentato del 40%. Il numero dei bambini istituzionalizzati ha continuato a crescere.

Numero Totale dei bambini privi di cure genitoriali (in migliaia)

Anno    Bambini in istituto    Bambini senza cure parentali
1998         158,5                 620,1
1999         169,4                 638,2
2000         180,2                 647,6
2001         183,5                 690,7
2002         186,1                 707,8
2003         184,1                 721,1
2004         188,9                 734,2
Fonti: Situation of Children in the Russian Federation 2003, Ministry of Health and Social Development, Table 31, p.110. & Situation of Children in the Russian Federation 2006, Ministry of Health and Social Development, Table 31, p.134.

E’ chiaro che debbono aumentare gli sforzi per passare da un approccio di sottrazione della patria potestà e istituzionalizzazione ad un approccio che cerchi di prevenire lo sgretolamento delle famiglie e che faccia maggior uso di soluzioni basate proprio sulla cura famigliare (affido). E’ fondamentale che si lavori su un rafforzamento delle reti di servizio sociale.
L’incuria è il principale fattore che fa si che un bambino perda le cure parentali. In questi casi i bambini sono costretti a sopravvivere da soli e possono di fatto diventare “bambini di strada”. Di fatto divengono dei paria sociali, vengono coinvolti in traffici e lavori pericolosi, si uniscono a comunità marginali e/o criminali.
La maggior parte dei bambini che vivono su strada ha i genitori vivi. I bambini spesso vanno e vengono tra casa e strada, tornandoci a dormire la notte e nei periodi invernali. I motivi per cui i bambini finiscono in strada sono: abusi famigliari, lavoro, mancanza di controllo genitoriale, sfruttamento commerciale o sessuale, perdita di contatto con la scuola. Comunque sia, dopo poco tempo sulla strada, più della metà dei bambini rischia un conflitto con la legge, rischia di diventare tossicodipendente, di essere vittima di sfruttamento e abuso da parte dei più grandi e più forti.
Nel 2004 il Ministero degli Interni ha riferito che 32,600 bambini avevano lasciato volontariamente le loro case a causa delle difficili situazioni vissute in famiglia. Al tempo stesso nello stesso anno 61,100 bambini risultavano scomparsi.
L’intero documento in lingua inglese è scaricabile dal sito http://www.unicef.org/russia/
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